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“La cultura come bene comune”

La storia della Libera Università della Terza Età di Turi e la sfida per il futuro

La cultura come esigenza di tutti e non più come patrimonio riservato a pochi eletti. Su questa convinzione partì l’Associazione culturale “Diamante”, nata come espressione di un gruppo di sole donne che, riunite in locali privati, trovarono nella cultura un punto d’incontro e di riscatto sociale, proprio negli anni in cui i loro figli guardavano al “passaporto” culturale come requisito indispensabile per accedere alla sfera del mondo del lavoro.

Investire nella cultura ha rappresentato per queste donne una scelta razionale e lungimirante, volta a garantire ai propri figli il completamento del ciclo degli studi, anche in previsione di possibili ostacoli o difficoltà economiche.

Già nei primi anni 2000, prese vita uno scambio culturale con la LUTE (Libera Università della Terza Età) di Mola di Bari.

Il 30 gennaio 2006 segna una data importante: l’inaugurazione dell’Anno Accademico dell’Università della Terza Età di Turi, celebrata alla presenza dell’allora Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, presso i locali dell’ex Istituto Tecnico Commerciale. In concomitanza, fu inaugurata anche la Scuola Media “Raffaele Resta”, i cui lavori di ristrutturazione permisero di accogliere le attività dell’UTE.
Le aule, assegnate alla LUTE, divennero presto uno spazio vivo e dinamico, aperto in orario pomeridiano dal lunedì al venerdì, dove si svolgevano lezioni accademiche, laboratori e corsi. Ad esempio laboratori di pittura, chiacchierino, tombolo, ricamo, tricot ed arti femminili; corsi di bigiotteria, canto e ballo, ginnastica dolce e yoga. Non mancavano seminari di Diritto, Psicologia, Fisioterapia e Omeopatia, oltre a incontri informativi con i Carabinieri.

Particolarmente encomiabili sono state anche le partecipazioni dell’associazione a rassegne teatrali e corali a carattere regionale delle LUTE, che hanno dato risalto all’impegno e alla vitalità del gruppo turese.

Al centro di ogni iniziativa è sempre rimasta la volontà di condividere spazi, esperienze e valori di solidarietà. La speranza era ed è quella di trasmettere il messaggio che la cultura è un potente strumento di crescita personale e della comunità, un’àncora sicura anche nei momenti più incerti.

La sfida per il futuro

Oggi, posso dire di essere soddisfatto per il progresso raggiunto su un nodo cruciale: l’autonomia strutturale del nostro istituto rispetto a quello di Mola. È attorno a questo traguardo che dovrà ruotare ogni futuro sviluppo. Carmela Vittore – fondatrice e presidente della LUTE Turi – non c’è più, ma il programma e gli obiettivi dell’Università devono essere portati avanti con responsabilità da chi ha condiviso con lei il percorso, sia come docente che come amministratrice.

Altra perdita significativa per Turi è stata quella di Rino Valerio: un raro altruista tra gli operatori culturali. Dopo il suo messaggio educativo ispirato a Gianni Rodari, aspettiamo un’evoluzione sana, capace di integrarsi pienamente con l’ambiente. In tutti i sensi.

Rimane da ridisegnare la strategia culturale, troppo spesso adagiata su un presente privo di visione. Don Vito Ingellis, Dino Bianco, Rino Valerio e Carmela Vittore: quattro nomi affini, menti elette che hanno tracciato una rotta lungimirante, lucidamente proiettata al futuro.
In quanti abbiamo avuto la volontà e la determinazione di proseguire su quella strada?

Turi ha avuto menti illuminate e tante occasioni di reale crescita; eppure, forse, ci siamo valutati con troppa ambizione e senza sufficiente autocritica. Forse abbiamo smesso di coltivare il giardino delle nuove generazioni, guardando inermi al lento inaridirsi del patrimonio culturale ricevuto in eredità, lasciando che se ne perdesse finanche la memoria.
Facile dire che nessuno è profeta in patria e assistere al crollo del Centro Culturale Polivalente e di tanto altro…

Mino Miale

Locandina della prima edizione del Laboratorio di Animazione Teatrale,
organizzata in sinergia con Rino Valerio (Turi-Conversano, luglio 1985)
Foto ricordo XXI Rassegna Fantastica “Omaggio a Rodari” e IX Concorso di Narrativa “Il Paese dei Bambini”, organizzata dalla Scuola Elementare “De Donato Giannini” – Turi, 2002

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