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Gelate, la regione Puglia chiede lo stato di calamità

Coldiretti Puglia denuncia: “Le avversità atmosferiche hanno creato danni ingenti su ciliegi, mandorli e vigneti”

Bene la richiesta di declaratoria di calamità naturale per le gelate 2025 che hanno arrecato danni alle produzioni in campo in vari comuni pugliesi tra cui Turi. A darne notizia è Coldiretti Puglia, a seguito della proposta urgente della Giunta regionale al Ministero della sovranità alimentare e delle foreste di declaratoria delle eccezionali avversità atmosferiche per le gelate 2025.

«Sopralluoghi in campagna sono stati attivati tempestivamente dai tecnici di Coldiretti Puglia per verificare gli effetti delle gelate, a seguito del crollo a marzo della colonnina di mercurio che in Puglia ha messo a rischio i raccolti dopo un lungo periodo di alte temperature che hanno favorito il risveglio della vegetazione con alberi e piante fiorite sin da gennaio – spiega Coldiretti Puglia – con danni accertati su mandorli, ciliegi, frutteti e vigneti».

«Le piante durante il riposo invernale – sottolinea l’associazione di categoria – sono in grado di sopportare temperature inferiori allo zero, anche di decine di gradi, ma diventano particolarmente sensibili, una volta risvegliate, in fase di fioritura o dopo aver emesso le nuove foglioline. La discesa della colonnina di mercurio con il gelo brucia fiori e gemme di piante e alberi, con pesanti effetti sui raccolti».

«A fronte di un brusco calo produttivo – denuncia Coldiretti – gli agricoltori sono stati alle prese con il balzo dei costi di produzione e la grave siccità a cui non corrispondono adeguati prezzi di vendita, mentre c’è il rischio che il mercato venga invaso da prodotti esteri di dubbia origine e qualità, con l’inflazione alimentare che rallenta i consumi e le famiglie costrette a tagliare gli acquisti».

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