NewsPolitica

“Di chi è la colpa se la distensione tarda a salire sul Comune di Turi”

Il sindaco De Tomaso affida ai social i chiarimenti su TARI e conduzione del Consiglio comunale

Dopo le dichiarazioni del capogruppo di minoranza, Tina Resta, il sindaco Giuseppe De Tomaso ha affidato ai social i chiarimenti su quanto accaduto.
Di seguito pubblichiamo il post integrale.

***

«Siamo i primi a volere un clima disteso con la minoranza, a condizione però che tutti rispettino la verità e gli ordinamenti scritti.
Sulla Tari abbiamo letto, da parte della minoranza, interpretazioni e accuse incredibili, come se la decisione del Comune di Turi di ritoccare le tariffe fosse un capriccio dell’amministrazione e non, invece, un atto dovuto dopo la decisione della giustizia amministrativa di adeguare i costi dello smaltimento dei rifiuti alle dinamiche di mercato.
Anche sulla conduzione della seduta consiliare di lunedì abbiamo letto ricostruzioni esilaranti e accuse altrettanto inaccettabili.

Ma andiamo con ordine, partendo dalla tassa rifiuti.

1) La legge non consente di utilizzare le risorse di bilancio per coprire una spesa corrente.

2) Le tariffe sono aumentate per gli esercizi commerciali non in modo uniforme: abbiamo aumentato un pochino di più la tari per gli esercizi che sporcano di più ( non è giusto far pagare a tutti in egual misura una tassa direttamente proporzionata al volume dei rifiuti prodotti) per esempio per gli uffici l’aumento è pari a 0, 81%, mentre per i supermercati l’incremento è pari al 5,63% l’incremento ai locali vuoti è giustificato dal fatto che il regolamento prevede una tassazione irrisoria, pertanto, l’aumento in percentuale su una tariffa irrisoria ammonta a circa 8 euro l’anno i B&B scontano la tassazione delle utenze domestiche, in quanto il regolamento Tari approvato dalla Giunta Resta così prevede.

3) Non si gioca con il bilancio, oltre che con la verità. Ci vuole poco a ritrovarsi in affanno, con il rischio di dover ricorrere alla leva fiscale per necessità, per decisione propria, non già per imposizione dall’alto (come teste’ avvenuto per la Tari).

Conduzione del Consiglio

Il sindaco si è solo limitato ad applicare il regolamento.
Nessuna tentazione autocratica.
Non scherziamo.
Tanto è vero che il dibattito si è svolto ugualmente toccando di nuovo il caso Tari, che pure non figurava all’ordine del giorno.

E però il dibattito consiliare deve riguardare i singoli punti all’ordine del giorno, non i desiderata di chicchessia. Altrimenti è inutile stabilire gli argomenti.
Né, statuto alla mano, si può intervenire a piacimento senza rispettare le regole fissate. Probabilmente l’ex sindaco lo ha dimenticato. Infatti non dava dimostrazione di fair play con l’allora minoranza quando presiedeva l’assemblea municipale.

Quanto ai due argomenti (Faldacchea e riprese tv) di cui si è chiesto il rinvio, francamente ci aspettavamo ben altre osservazioni.
La democrazia è fatta di riflessioni, oltre che di decisioni, tanto è vero che a livello centrale ci sono Camera e Senato, due assemblee deputate all’approfondimento continuo, anche a costo di sottoporre i provvedimenti a continue navette tra i rami del parlamento.
I due testi (riprese tv e Faldacchea) necessitano di riesami e ripensamenti.
Meglio un approfondimento in più che un errore in più.

Foto di apertura: Pagina FB “Giuseppe De Tomaso Sindaco

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *