“Emergenza ciliegie”, sopralluogo nelle campagne turesi
Nella mattinata di ieri, 17 maggio, l’assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia, e il presidente della Commissione Agricoltura, Francesco Paulicelli – congiuntamente al sindaco Tina Resta e all’assessore all’agricoltura Stefano Dell’Aera – hanno eseguito un sopralluogo nelle campagne di Turi e Conversano per per constatare le devastanti conseguente dell’ondata di maltempo.
All’incontro ha preso parte anche una rappresentanza dei cerasicoltori e una delegazione dell’Unione Coltivatori Italiani (UCI) di Turi, rappresentata da Tommaso D’Addato ed Emilio Ciccarone.
«Non servono molte parole per comprendere lo sconforto e l’amarezza di questi momenti. Abbiamo chiesto un’ispezione per la verifica dei danni e un’immediata interlocuzione con il Ministero dell’Agricoltura finalizzata ad ottenere un ristoro economico e agevolazioni contributive. Mai come in questo momento si ha bisogno di risposte concrete e veloci» – riassume il sindaco Tina Resta.
«La Regione Puglia ha già disposto l’avvio dell’iter per i sopralluoghi e per la verifica dei danni» – comunica l’assessore Stefano Dell’Aera, evidenziando che «con le altre Amministrazioni del sud est barese del comparto cerasicolo, Conversano, Sammichele, Castellana Grotte e Casamassima, abbiamo già condiviso il percorso per il risarcimento danni da sottoporre alla Regione Puglia e abbiamo già ottenuto i primi risultati».
«Durante l’incontro di mercoledì mattina – riferisce il consigliere di minoranza Angelo Palmisano – l’assessore Pentassuglia ha ribadito che il danno subito dal comparto cerasicolo del sud-est barese è irreparabile. Nell’occasione, abbiamo avanzato la proposta, già esposta al sindaco nella riunione del 16 maggio: in pratica, proponiamo di raccogliere le ciliegie spaccate e conferirle nelle discariche per i rifiuti organici o nei magazzini, a fronte dell’impegno della Regione a riconoscere ai produttori un “prezzo sostenibile”».
«I vantaggi di tale operazione – spiega Palmisano – sarebbero tre. In primis, si garantirebbe il lavoro agli operai, fermi da vari giorni e che rischiano di restare a casa per un’altra settimana, ovvero fin quando non inizia la raccolta della ‘Ferrovia’. In seconda battuta, si assicurerebbe agli agricoltori un piccolo indennizzo, che consentirebbe di recuperare i costi della manodopera e almeno le spese di produzione. Infine, si proteggerebbe la produzione della ‘Ferrovia’, infatti, se le ‘Bigarreaux’ dovessero restare sulla pianta, andremmo incontro ad una proliferazione incontrollata della “Drosophila Suzuki” (il moscerino della frutta), che potrebbe facilmente intaccare le varietà tardive».
«L’Assessore Pentassuglia ha detto che sta seguendo con molta attenzione la situazione e si è reso disponibile ad accogliere istanze e portare avanti proposte concrete a livello regionale e nazionale» – aggiunge in un post l’UCI Turi, rimarcando che le insistenti e ripetute piogge hanno causato la perdita quasi totale della produzione delle varietà precoci (Bigareaux e Georgia) e hanno iniziato a compromettere anche alle cultivar in fase di maturazione.
«L’UCI – prosegue l’associazione di categoria turese – confida nelle istituzioni, con la speranza di ottenere qualcosa di concreto e rilevante economicamente per i produttori agricoli. L’agricoltore purtroppo è sempre quello che ci rimette rischiando sulla propria pelle per le avversità atmosferiche, visto che conduce un’impresa a cielo aperto. Inoltre, si trova sempre di più costretto a sostenere costi di produzione più alti e a vendere a prezzi sempre bassi, prezzi di vendita ormai bloccati da anni. Come mai il consumatore finale comunque paga prezzi sempre più alti al dettaglio dal fruttivendolo o negli ipermercati?».




Foto: pagina Facebook UCI TURI