Largo Marchesale, eseguite le indagini con il georadar
L’attività è stata svolta dopo la segnalazione di Stefano de Carolis sulla possibile presenza di camminamenti sotterranei
Ritorniamo a parlare di Largo Marchesale, oggetto dei lavori di riqualificazione rientranti nel Piano metropolitano “Identità” e finanziati con i fondi PNRR.
Nell’ultimo numero de “La Voce del Paese” abbiamo documentato l’ipotesi, formulata da Stefano de Carolis, sulla presenza di almeno due camminamenti sotterranei, che mettevano in comunicazione l’antico Castello con la parte esterna alle mura urbiche, sbucando proprio nei pressi dell’attuale villetta di Largo Marchesale.
Un’ipotesi, supportata da più testimonianze orali e oculari, che de Carolis ha condiviso con i tecnici comunali e, a fine ottobre, ha formalizzato in una dettagliata segnalazione scritta, corredata da foto, inviata alla Soprintendenza Archeologica di Bari e all’arch. Azzurra Sylos Labini, funzionario della Soprintendenza delle Belle Arti e del Paesaggio competente per Turi.
Le indagini
Ebbene, a seguito di tale segnalazione, qualcosa si è mosso: lo scorso 20 novembre sono state eseguite le indagini con il georadar. L’attività ispettiva, come si legge nella determinazione n. 483 del Settore Lavori Pubblici, ha l’obiettivo di “avere maggior conoscenza del sottosuolo dal punto di vista archeologico”.
L’incarico è stato assegnato, tramite affidamento diretto, al geologo dott. Ignazio Damiani, con studio a Rutigliano, a fronte di un onorario pari a 4.000 euro (oneri previdenziali esclusi).

Più di una “semplice ipotesi”…
«Stando alle prime notizie – dichiara de Carolis – sarebbe stata accertata la presenza di una struttura interrata, esattamente nel punto in cui ho indicato l’esistenza di uno dei camminamenti, quello esplorato negli anni ’90 da Luigi Tamburrino, proprietario del Palazzo Marchesale».
«Sono certo – aggiunge – che l’attività d’indagine abbia riguardato anche l’area di depressione (dove oggi sorge la villetta), oggetto nel tempo di un’operazione di riempimento con rifiuti urbani, materiale inerte e di risulta».
«Parimenti – evidenzia – spero che non sia stato trascurato l’approfondimento sul secondo camminamento sotterraneo, che dovrebbe essere localizzato nell’area di Palazzo Alfredo Franchini. A circa 8 metri sotto il piano di calpestio del Palazzo di proprietà della famiglia Volza-Violante, c’è una cisterna, con attigua neviera, che presenta due porte murate: una portava agli orti (attuale villetta), l’altra verosimilmente si dirigeva verso il Palazzo Marchesale. È presumibile che queste porte fossero collegate proprio con il secondo camminamento cui accennavo».
«Auspico – conclude – che vengano intraprese tutte le valutazioni del caso, in sinergia con le prescrizioni che saranno ritenute opportune dalla Soprintendenza, soprattutto in considerazione del fatto che anche nel nostro centro storico, in passato, sono state rinvenute tombe di epoca peuceta. La protezione, la salvaguardia e la valorizzazione dei beni culturali è un dovere morale e civico di tutti».
L’Ordinanza in vista dei lavori
Nel frattempo, lo scorso 21 novembre, è stata emessa un’ordinanza dal Comando della Polizia Locale che, in virtù dei lavori di riqualificazione (aggiudicati alla ditta “Caporale Srl” il 28 luglio 2023 e consegnati il 10 novembre), dispone il divieto di sosta e di transito veicolare nell’area di Largo Marchesale a partire dal 27 novembre.
