“No al Bitume” – Le note stampa di Confesercenti Bari e Cia Levante
Sulla vicenda dell’impianto di produzione di conglomerato bituminoso, collocato al confine tra i Comuni di Turi e Sammichele di Bari, Confesercenti Bari e Cia Levante intervengono ad evidenziare gli aspetti problematici sotto il profilo sanitario e socio-economico che l’attività arrecherebbe ad entrambe le comunità
Di seguito riportiamo le rispettive note stampa.
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Confesercenti Bari sostiene l’opposizione all’impianto di produzione di conglomerato bituminoso a ridosso del centro abitato di Sammichele.
L’autorizzazione per la realizzazione dell’impianto è stata concessa a seguito di una conferenza di servizi alla quale non hanno partecipato né l’Asl, né il Comune di Turi, né, tanto meno, il Comune di Sammichele, nonostante l’opera rientri nei pressi di una cava negli agri di Turi e, ad appena 160 metri di distanza, insistono le prime abitazioni appartenenti a Sammichele.
Nei giorni scorsi, il sindaco di Sammichele, Lorenzo Netti, ha depositato in Parlamento un’interrogazione al ministro della Salute: oltre tutto, nei pressi dell’ipotetico nuovo insediamento produttivo, sono coltivati prodotti alimentari di pregio.
Raffaella Altamura, presidente di Confesercenti Bari, prende chiaramente posizione sulla questione: «Il territorio in questione è caratterizzato da insediamenti ben precisi – esordisce Raffaella Altamura – che sono quelli di coltivazioni agricole definite che producono frutti e ortaggi di pregio e qualità invidiate da tutti. Non possiamo non opporci all’idea di un insediamento così invasivo per il territorio stesso».
«Carni, olio, ciliegie: sono soltanto alcune delle eccellenze prodotte in questa zona del sud-est barese – sottolinea la presidente di Confesercenti Bari – e chiediamo che venga preservata l’identità agroalimentare e agricola. A rischio ci sarebbero anche decine di posti di lavoro, oltre che l’autenticità dei luoghi e la salubrità e qualità dell’aria».
«Prima di procedere con ulteriori, eventuali autorizzazioni, chiediamo dunque di valutare attentamente i pro e soprattutto i contro di tale, nuovo insediamento, analizzando attentamente l’impatto ambientale, occupazionale e produttivo» – conclude Raffaella Altamura, presidente di Confesercenti Bari.
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No all’impianto di bitume
CIA Agricoltori Italiani Levante (Bari-Bat) esprime la sua più forte contrarietà alla realizzazione, a ridosso del centro abitato di Sammichele di Bari, di un impianto per la produzione di conglomerato bituminoso (asfalto). Lo scorso 22 dicembre, la realizzazione dell’impianto è stata al centro di una seduta del Consiglio comunale.
«Sammichele di Bari – ha dichiarato Giuseppe De Noia, presidente di CIA Levante – ha una chiara vocazione agricola, che si esprime attraverso la produzione di olio, vino, ciliegie, carni e altre eccellenze del comparto primario. La vocazione agricola e agroalimentare va preservata e sviluppata attraverso la tutela dell’ambiente. Un impianto di produzione di conglomerato bituminoso, invece, potrebbe rappresentare un pericolo per l’ambiente, un rischio per la salubrità dell’aria e per la salute dei cittadini».
L’autorizzazione alla realizzazione di tale impianto è stata concessa a seguito di una Conferenza di Servizi alla quale non hanno partecipato né l’ASL né il Comune di Turi e addirittura non è proprio stato invitato a prender parte il Comune di Sammichele nonostante l’opera investa una cava negli agri di Turi ma risulti anche a soli 160 m di distanza dalle prime case di Sammichele di Bari. Il sindaco di Sammichele di Bari, Lorenzo Netti, ha depositato un’interrogazione al Ministro della Salute informandolo della vicenda.
«Chiediamo che vi sia una valutazione più attenta del progetto, che vi partecipino i Comuni e la Asl di competenza, e che non vengano sottovalutati i rischi di ordine sanitario, ambientale ed economico-produttivo» – ha concluso Giuseppe De Noia.
CIA Agricoltori Italiani Levante