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Sanremo consacra la Faldacchea di Turi “eccellenza del brand Puglia”

Nella conferenza stampa a Villa Nobel, la Regione Puglia ha elogiato il dolce tipico di Turi, sintesi perfetta di cultura, turismo, artigianato artistico e tradizione

Giovedì 8 febbraio si è tenuta la conferenza stampa di presentazione delle attività di promozione turistica della Regione Puglia nell’ambito della 74esima edizione del Festival della canzone italiana. Nell’incantevole location di Villa Nobel a Sanremo, con la moderazione del direttore de “La Gazzetta del Mezzogiorno”, Mimmo Mazza, sono intervenuti l’assessore regionale al Turismo, Gianfranco Lopane, e il direttore del Dipartimento Turismo e Cultura, Aldo Patruno.

Entrambi i relatori hanno elogiato la Faldacchea di Turi, descrivendola come “una eccellenza tra le eccellenze della nostra regione”; un punto di forza del “brand Puglia” che è in costante crescita nel panorama internazionale.

Lopane: “La Faldacchea di Turi associa due aspetti cardine della nostra promozione turistica”

Rafforzare la collaborazione tra pubblico e privato al fine di rendere ancora più competitiva l’organizzazione turistica regionale. Questo il messaggio che l’assessore Lopane ha lanciato da Villa Nobel, ribadendo l’importanza del “lavoro di squadra” per superare la complessità della “sfida della promozione” che, oltre a strutturare una regia centrale, impone di “tenere insieme le tante realtà dei territori locali”.

Sottolineando come il comparto enogastronomico si confermi forza trainante del “brand Puglia”, l’assessore si è poi soffermato sull’esempio virtuoso della Faldacchea di Turi, «un prodotto che associa due aspetti cardine della nostra promozione turistica: l’enogastronomia e il wedding. La Faldacchea è infatti il dolce tipico dei matrimoni pugliesi e siamo contenti di poter raccontare a tutti che il nostro wedding parla anche del dolce icona di Turi».

Aldo Patruno: “La Faldacchea è espressione del patrimonio culturale e dell’eccellenza pugliese”

Anche il dott. Aldo Patruno, direttore del Dipartimento Cultura e Turismo della Regione Puglia, ha riservato un entusiastico panegirico per la Faldacchea di Turi, definendola “un’espressione dolciaria che è patrimonio culturale e turistico”; un “emblema dell’eccellenza pugliese” in cui, nel rispetto della tradizione, si fondono “una fortissima identità e una fortissima autenticità”.

“Nella Faldacchea – ha rimarcato Patruno – si sintetizzano cultura e turismo; e in questa saggezza delle mani – perchè è artigianato puro, artistico – c’è il successo che la Puglia riscuote in Italia e nel mondo».

De Carolis: “Dopo tanti anni di lavoro e dedizione è arrivato il meritato successo”

«Ringrazio l’assessore Lopane e il direttore Patruno per le parole di apprezzamento rivolte alla Faldacchea di Turi, all’associazione da me rappresentata e, in particolare, a tutte le maestre dolciaie, che mantengono in vita questa preziosa tradizione enogastronomica con passione e sacrificio» – ha commentato a margine della conferenza stampa Stefano de Carolis, presidente dell’Associazione “La Faldacchea di Turi”.

«Dopo tanti anni di lavoro e dedizione è arrivato lo speciale e meritato successo che molti aspettavano» – chiosa de Carolis, chiarendo che «l’esperienza sanremese non è stata una “passerella” fine a se stessa, ma un’impegnativa maratona che è servita da trampolino di lancio per intavolare progetti di collaborazione di respiro nazionale. Tutto nell’ottica della valorizzazione e della promozione della Faldacchea di Turi come “patrimonio collettivo”, senza personalismi e senza secondi fini».

L’assessore regionale Gianfranco Lopane, il direttore de “La Gazzetta del Mezzogiorno”, Mimmo Mazza, e Aldo Patruno, direttore del Dipartimento Cultura e Turismo Regione Puglia

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