Strada in salita per il brand “Faldacchea di Turi”?
Stefano de Carolis: “Auspichiamo di proseguire il dialogo con l’Amministrazione in maniera proficua e con la massima serenità”
All’indomani del clamore mediatico che si è sollevato intorno al marchio collettivo “Faldacchea di Turi”, abbiamo interpellato Stefano de Carolis, presidente dell’associazione culturale “La Faldacchea di Turi”, per comprendere quale sia il punto della situazione.
«Su invito del primo cittadino – spiega il presidente – insieme ad una delegazione delle maestre dolciaie abbiamo incontrato il sindaco Giuseppe De Tomaso e Lilli Susca, assessore con delega al marketing territoriale, e abbiamo constatato che sono al vaglio variazioni sostanziali al Regolamento per l’uso del marchio collettivo. Brand che, grazie all’impegno della precedente Amministrazione, è stato registrato nel 2023 presso il Ministero dell’Impresa e del Made in Italy, a seguito di una lunga e complessa procedura burocratica».
«Ribadiamo che l’obiettivo dell’associazione culturale, fin dalla sua fondazione nel 2021, è quello di tutelare la storia certificata, il disciplinare di produzione e l’antica ricetta della Faldacchea, tramandata da oltre un secolo dai nostri avi. In tale direzione – prosegue de Carolis – si è orientato anche il lavoro fatto dal sodalizio per ottenere, nel 2022, l’importante certificazione di Prodotto Agroalimentare Tradizionale Pugliese (PAT), in quanto dolce prodotto esclusivamente a Turi».
«Auspico – chiosa il presidente – di proseguire il dialogo con l’Amministrazione in maniera proficua e con la massima serenità, al fine di concretizzare quella che riteniamo essere una grande opportunità per l’intera comunità turese».
Il marchio collettivo e l’elogio della Regione Puglia
In attesa che il governo cittadino studi la documentazione del marchio già registrato e chiarisca le proprie intenzioni, ci limitiamo ad evidenziare che l’indiscutibile valore del brand collettivo è stato rimarcato dai vertici della Regione Puglia, in occasione della presentazione ufficiale, avvenuta il 15 marzo 2023 nella cornice della Fiera Internazionale “Levante Prof”.
Significative le parole dell’assessore regionale al Turismo, Gianfranco Lopane: «Il marchio “Faldacchea di Turi”, che ‘adottiamo’ come marchio di Puglia, testimonia l’importanza di valorizzare le tipicità enogastronomiche delle destinazioni pugliesi. Il riconoscimento è un punto di partenza che ci permette, nella collaborazione tra enti, associazioni e operatori del territorio, di investire nel turismo esperienziale e di trasferire ai nostri giovani le competenze e la passione dell’artigianalità pugliese».
Dello stesso tenore la dichiarazione dell’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Alessandro Delli Noci: «Il percorso avviato dall’Associazione delle maestre dolciaie e dal Comune di Turi sposa appieno le azioni messe in campo dalla Regione Puglia, con l’obiettivo di valorizzare e promuovere la maestrìa dei nostri artigiani e le eccellenze dei territori», al fine di «salvaguardare le nostre tradizioni e tramandare alle future generazioni un patrimonio di inestimabile valore».
On. Ubaldo Pagano e la strada del “glocalismo”
Infine, giova ricordare quanto affermato dall’On. Ubaldo Pagano, durante la conferenza stampa di presentazione dell’Associazione “La Faldacchea di Turi” presso la Camera dei Deputati. L’onorevole del Partito Democratico, esaltando l’iniziativa consociativa dei produttori del dolce icona di Turi, aveva parlato di «un’opportunità di crescita del territorio nel solco del “glocalismo”, che insegna ad unire i vantaggi della globalizzazione economica e il valore delle specifiche realtà locali».