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Una Festa Grànne memorabile

“Abbiamo superato le 100.000 presenze”. La soddisfazione del presidente Andrea Saffi per lo straordinario risultato

A pochi giorni dalla conclusione della ‘Festa Grànne’, il presidente del Comitato Feste Patronali, Andrea Saffi, ci concede un primo bilancio della sua seconda esperienza alla guida della complessa macchina organizzativa che coordina i festeggiamenti in onore di Sant’Oronzo.

«Rispetto al 2022, in cui si è lottato contro il tempo e la burocrazia delle prescrizioni Covid, questa seconda esperienza è stata, paradossalmente, più difficile a causa di alcuni intoppi che hanno rischiato di minare il buon esito della Festa.
Nonostante questi “incidenti di percorso”, credo di essere riuscito nel mio intento: donare a Turi una Festa Patronale memorabile. Le stime parlano di oltre 100.000 presenze nella serata del 26 agosto: una fiumana di fedeli e visitatori immortalata nelle fotografie, che sono diventate virali sui social e hanno portato in giro per il mondo un pezzo importante della storia e della tradizione di Turi» – esordisce il presidente Saffi.  

Il primo riscontro tangibile del clamoroso successo sono state le attestazioni di stima ricevute dai sindaci e dai presidenti delle Feste Patronali dei Comuni limitrofi, che si sono aggiunte alla riconoscenza dei turesi. «In questi giorni – rivela Saffi – tantissimi concittadini mi hanno fermato per complimentarsi, e questa è la soddisfazione più grande che si possa avere. Non sono mancati anche vari suggerimenti per arricchire i festeggiamenti; idee e riflessioni che ho raccolto e che valuterò insieme al Comitato. Del resto, sono consapevole che si può sempre fare meglio, a maggior ragione quando si parla di manifestazioni, tanto imponenti quanto sentite, come la nostra Festa Patronale».

Le novità vincenti di questa edizione

Assieme ai momenti topici – tra cui le tappe al Carcere ed alle due Rsa “Mamma Rosa” e “Villa Eden” – nell’arco delle quasi due settimane di festeggiamenti si è assistito a diverse novità risultate più che indovinate: «Oltre al restauro del mezzobusto di Sant’Oronzo, ad opera di due benefattori che preferiscono restare anonimi, la prima novità è stata la serata del 15 agosto, in cui abbiamo aperto ufficialmente i festeggiamenti con il lancio delle mongolfiere votive, offerte dagli sponsor e dal Comitato. Un evento mozzafiato con una partecipazione mai vista prima. Un’iniziativa che ha lasciato il segno – sottolinea Saffi – tant’è che sono stato già contattato da una trentina di attività commerciali che, il prossimo anno, intendono aderire».

«Un’altra scommessa – continua – è stata la scelta di includere il teatro all’interno degli appuntamenti della Festa Patronale. Una scommessa vinta anche grazie alla maestria dell’associazione “I dìscjadìsce”, guidata da Pasquale Del Re».

Ulteriori tratti distintivi sono stati le luminarie e il lancio dei coriandoli all’arrivo del Carro Trionfale: «A causa della carenza di fiori – spiega Saffi – ho deciso di investire la somma che utilizzavo per il tradizionale lancio dei petali nella sistemazione della statua di Sant’Oronzo in piazza Moro, installando un tappeto d’erba sintetica con piante ornamentali. In parallelo, ho potenziato il lancio dei coriandoli, impiegando dei particolari cannoni che hanno regalato un effetto scenografico spettacolare».

«Quanto alle luminarie, in primis, dopo nove anni, è ritornata a Turi la premiata ditta “Faniuolo”, che ringrazio per la professionalità e la disponibilità dimostrata. Sotto il profilo estetico, la particolarità è che ogni arco di via XX Settembre aveva una decorazione differente; inoltre, abbiamo posizionato un arco vicino la Chiesa di San Giovanni e, per il prossimo anno, proveremo ad aggiungerne altri, dislocandoli lungo tutto il percorso del Carro Trionfale».

“Grazie a tutti”

«Scusandomi in anticipo qualora dovessi dimenticare qualcuno, ringrazio il popolo di Turi, gli sponsor e i commercianti che, con il loro contributo, hanno permesso di realizzare una Festa di altissimo livello.

Esprimo un sincero ringraziamento all’Amministrazione Comunale, che mi è stata vicino; al Comandante dei Carabinieri e a quello della Polizia Locale, che – assieme alla Protezione Civile e allo staff di “Turi Soccorso” – hanno garantito il sereno svolgimento di ciascun appuntamento.

Un sentito ringraziamento a don Giovanni Amodio, che mi ha dato la forza per fronteggiare tutte le difficoltà, all’amico Gianni Sacchetti e alla signora Pasquina, che ha realizzato e donato il drappo del Carro Trionfale.

Ringrazio l’associazione “Mule del Carro di Sant’Oronzo”, i portatori e le portatrici della statua del nostro Patrono, tutte le maestranze turesi e i volontari che ci hanno dato una mano.

Un grazie va alla mia famiglia, senza il cui supporto nulla sarebbe possibile. Infine, ringrazio il mio Comitato, che è l’anima della Festa: una macchina che si mette in moto a gennaio, programmando gli obiettivi e portandoli a termine con grande affiatamento e compattezza».

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