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Elezioni Comunali: Tina Resta presenta la sua squadra

Un gruppo motivato a «continuare quello che abbiamo in cantiere, insieme alle novità introdotte dal movimento “Turi Davvero”»

Lunedì 6 maggio, il sindaco uscente Tina Resta ha formalizzato la propria ricandidatura alla guida della lista “Resta, per Turi”, presentando i 16 candidati consiglieri che, l’8 e 9 giugno, chiederanno alla comunità il rinnovo del mandato.

Presso la piazzetta di San Rocco – con la moderazione di Manila Gorio, direttrice editoriale di Political Tv – il primo cittadino ha centrato l’attenzione sulla squadra «molto motivata, con tanto entusiasmo e con il sorriso, perché la politica non è un problema ma un impegno, certe volte anche a discapito delle proprie famiglie e del proprio lavoro». «Una squadra – ha aggiunto in seguito – fatta di persone convinte, che credono si possa fare ancora di più», «rivitalizzata nell’intento progettuale dall’ingresso del movimento “Turi Davvero”».

«Non sono qui a fare l’elenco delle opere, credo che i cittadini girano per il paese e vedono i cantieri chiusi e quelli ancora aperti». «Stasera vuole essere una serata piacevole, dove guardarsi negli occhi e dirsi quello che va e quello che non va bene» – ha affermato, evidenziando che «ho sempre cercato di avere un confronto con chiunque, considerandomi il sindaco di tutti, senza distinzioni».

«Noi vogliamo dare una svolta di mentalità, dove la cosa più importante sono le persone» – ha rimarcato Tina Resta, portando come esempio quanto fatto durante l’emergenza Covid, «un periodo statico sul piano progettuale e dei lavori, in cui non siamo stati fermi ma abbiamo pensato ai cittadini. E colgo l’occasione per ringraziare gli agenti della Polizia Locale, la Protezione Civile e tutti i volontari».
«Turi ha dentro di sé una generosità: in caso di necessità, siamo pronti per l’altro. Questo è il nostro paese e se lo critichiamo, in fondo, è come se criticassimo noi stessi, perché il paese non è fatto dal sindaco e dall’amministrazione ma dalle persone che ci vivono, e quando c’è qualcosa che non va bene, ci si confronta».

«Chiediamo una continuità amministrativa, la possibilità di farci continuare quello che abbiamo in cantiere insieme alle novità introdotte da Turi Davvero» – ha chiosato.

Domenico Leogrande
«La coerenza e la dignità non le ho mai perse»

«Chiarire per evitare che sterili polemiche e inutili posizioni strumentali possano far perdere di vista l’obiettivo della discesa in campo di ciascuno di noi: volersi impegnare per migliorare le condizioni di questo paese».
Con queste parole il prof. Domenico Leogrande, con uno strappo concordato al “galateo” delle presentazioni, si è soffermato sulle motivazioni per cui il movimento “Turi Davvero” è confluito nella civica di Tina Resta, «fondata da tre parti. La parte degli amministratori uscenti, che avranno il dovere di giustificare il proprio operato; la parte dei giovani, che mi ha creato tanto entusiasmo e che avranno la possibilità di spiegare cosa vogliono fare per il proprio paese; e la parte di “Turi Davvero”».

Nessuna ricerca di “ruoli”

Riassumendo i passaggi salienti dell’intervento, il prof. Leogrande ha rinviato al mittente le accuse di “incoerenza” e di “perdita di dignità”, mossegli in seguito alla decisione di «seguire la strada di Tina Resta, che in alcuni momenti ho criticato, come è giusto che sia».
«La coerenza e la dignità – ha affermato perentorio – non l’ho mai perse e sono testimoniate dal rifiuto rispetto a proposte di ricoprire qualunque ruolo, perché ho detto che ci tengo alla presenza di “Turi Davvero” in un progetto che deve migliorare Turi».

L’impegno per cambiare le “vecchie logiche politiche”

«La mia storia non mi ha chiesto di fare il vicesindaco, il Presidente del Consiglio o l’assessore, la mia storia mi ha chiesto di impegnarmi per cercare di modificare la logica sottesa alla gestione della politica locale» – ha messo in chiaro Leogrande, ricostruendo il percorso che ha portato a fondare un movimento d’opinione, interessato a «modificare la logica sottesa alla formazione della classe politica che deve poi amministrare, parlando dei problemi di Turi non all’ultimo momento ma costantemente nei vari incontri».

Una “rivoluzione” che non si fermerà

Cambiare il sistema della formazione delle liste si è rivelato un processo molto più lungo e complesso: «Nonostante siamo partiti due anni fa – ha ammesso il professore – il tempo non è stato sufficiente per portare tutto il percorso a termine. Tuttavia, non ci siamo scoraggiati: vogliamo continuare su questa strada, vogliamo essere d’esempio ai giovani, che devono capire che è importante mettersi a disposizione del proprio paese. Noi siamo il presente, ma loro sono il futuro».
«Crediamo che a Turi ci siano le potenzialità per poter andare in una direzione diversa: prendere a cuore le problematiche di Turi, studiarle e cercare di trovare le soluzioni, senza pensare al ruolo che ciascuno di noi potrà svolgere».

L’appello a confrontarsi sui programmi

«Quello che vi ho raccontato è la verità. Come affermava Aldo Moro, quando si dice la verità non bisogna dolersi di averla detta, perché la verità è sempre illuminante» – ha concluso, lanciando un appello alla lista antagonista: «Alzare i toni sulle proposte e abbassarli sulle polemiche».

L’intervento a sorpresa di Fabio Romito
“Cara Tina, resta”

A sugellare la cerimonia di presentazione è arrivato l’intervento a sorpresa di Fabio Romito, candidato del centro-destra nella corsa alla carica di sindaco a Bari.

«Non avete bisogno – ha asserito Romito – che vi racconti quanto è migliorata Turi in questi cinque anni. Posso dirvi come l’ho vista io da Bari. Ho visto una città che è cresciuta, una città dove la solidarietà è un punto di riferimento fondamentale, dove il sindaco nel periodo peggiore della nostra storia, quello del Covid, ha saputo tirare fuori tutta l’energia, il coraggio e la passione da ciascuno di voi. Ho visto quanto Tina Resta sia profondamente innamorata di questa cittadina meravigliosa che è Turi».

«Credo che il lavoro sia soltanto a metà, che tu, i tuoi consiglieri e la tua Giunta avrete ancora tanto da fare per portare Turi dove merita, in un panorama turistico, culturale, artistico-artigianale e agricolo degno di una delle cittadine più importanti della Provincia di Bari, della Puglia e sicuramente del sud-est barese» – ha affermato Romito rivolgendosi al sindaco uscente e congedandosi con l’auspicio “Cara Tina, resta”.

LA LISTA “RESTA, PER TURI”

  • Marianna Arrè
    Impiegata amministrativa
  • Immacolata Bianco
    Attivista nel mondo del volontariato
  • Elvi Cannito
    Perito tecnico-turistico
  • Leonardo Coppi
    Sovrintendente di Polizia e formatore per la sicurezza sul lavoro
  • Stefano Dell’Aera
    Libero professionista
  • Peppino De Novellis
    Medico di base
  • Grazia Giardinelli
    Medico chirurgo
  • Graziano Gigantelli
    Imprenditore
  • Leonardo Girolamo
    V
    ice Ispettore di Polizia Penitenziaria
  • Maria Pia Iurlaro
    Esperta in lingue straniere;
  • Piero Lasorella
    Avvocato
  • Marilena Lerede
    Amministratrice di condominio
  • Tonio Palmisano
    Imprenditore agricolo
  • Annachiara Spada
    Docente scuola secondaria
  • Fabio Francesco Topputi
    Funzionario pubblico;
  • Domenico Leogrande
    Docente universitario

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