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L’ultimo saluto a Pasquale Moramarco

Ormai turese di adozione, ma natìo di Altamura ci ha lasciati sabato scorso mister Pasquale Moramarco.
Professore Isef, ma soprattutto allenatore di pallavolo, è sbarcato a Turi nel 2008, con alle spalle già una lunga carriera nei vari campionati Nazionali ed è stato protagonista della prima squadra femminile del volley turese per cinque stagioni. Il binomio Acqua Amata Turi e Pasquale Moramarco è cominciato nella stagione 2008-2009. Era la prima esperienza in B2 della società turese, che affrontò il torneo in connubio con il Noicattaro, un’esperienza non proprio fortunata con una serie di infortuni che costrinsero il tecnico a inventare spesso formazioni con atlete fuori ruolo. La retrocessione arrivò all’ultima giornata, ma la crescita della squadra fu evidente. La società, allora, decise di ripartire da lui nel campionato di serie C e la scelta si rivelò giusta. L’Acqua Amata Turi chiuse la stagione al secondo posto in classifica e si qualificò per i playoff promozione, sconfisse Ceglie Messapica e Ostuni nei quarti e in semifinale e nella finalissima con il Noci impose la propria legge, riconquistando la serie B2. Poi tre belle stagioni nella quarta serie nazionale, concluse tutte con una salvezza tranquilla.

Nella stagione 2016-17 si è seduto anche sulla panchina maschile dell’Arrè Formaggi Turi, prendendo la squadra in corsa fino a condurla ad una difficile permanenza in serie C, vincendo lo spareggio playout con il Cassano.  

Pasquale Moramarco è stato anche il re del beach volley, il tecnico con più titoli conquistati tra scudetti e Coppe Italia. Basti pensare agli innumerevoli successi in estate sulle spiagge del Lega Volley Summer Tour, il circuito di beach volley 4×4 organizzato dalla Lega Pallavolo Serie A Femminile, nel quale il tecnico altamurano è ancora oggi l’allenatore più vincente con due scudetti, sette Coppe Italia e due Supercoppe Italiane conquistate tutte con l’Altamura e poi i successi con Urbino e Soverato per un totale di 20 trofei.

Ha lasciato un segno di personalità e competenza, un grande maestro di volley sapeva leggere le gare come pochi, gli bastava vedere due scambi di gioco per capire il punto debole degli avversari.
Era stato soprannominato anche “La volpe di Turi”.

Ciao Pasquale!

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