Trònere di Turi: prodotto PAT 2025
Il rinomato piatto della tradizione turese entra nell’elenco regionale dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali
Con provvedimento del Dirigente della Sezione Competitività delle Filiere Agroalimentari, è stata approvata per l’anno 2025 l’iscrizione di 11 nuovi prodotti tipici pugliesi nell’elenco regionale dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT), a fronte di 21 candidature presentate. Tra i prodotti che hanno ottenuto questo prestigioso riconoscimento figurano anche i “Trònere di Turi”.

L’iter per ottenere il riconoscimento ministeriale, è stato avviato lo scorso anno da Stefano de Carolis, Presidente dell’Associazione “La Faldacchea di Turi”, invitato da alcuni macellai e ristoratori turesi ad occuparsi della valorizzazione e tutela di questo prelibato piatto tipico della nostra tradizione, nato a metà del ’900.
Dopo un’attenta valutazione della documentazione presentata, che illustrava la storia, gli ingredienti e il metodo di preparazione, la Regione Puglia ha deciso di inserire ufficialmente i “Trònere di Turi” nell’elenco regionale PAT per il 2025.
Un piatto che racconta la tradizione turese
I “Trònere” sono un piatto unico e saporito, tipico della tradizione culinaria turese. Si tratta di grandi involtini di carne di vitello farciti con ventresca di maiale e provolone, cotti lentamente in forno per 5-6 ore. La cottura avviene in abbondante cipolla bianca e pomodori, utilizzando il tradizionale tegame di terracotta pugliese, noto come “tiano”.

Il riconoscimento PAT: un successo per Turi
«Questa tipicità esclusivamente turese, insieme ad altri dieci prodotti della gastronomia pugliese, entra a far parte dell’elenco nazionale dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT), istituito presso il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali» – spiega Stefano de Carolis.
«Questo riconoscimento – aggiunge – attesta la qualità di una leccornìa sapientemente preparata e commercializzata da ben 17 attività commerciali turesi. Un sodalizio composto di esercenti di ristoranti, gastronomie, pizzerie e macellerie del luogo».


Un patrimonio culturale italiano
«È importante ricordare che i prodotti PAT nazionali, grazie al Decreto Interministeriale del 9 aprile 2008 emanato dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, sono stati riconosciuti come parte integrante del patrimonio culturale italiano» – sottolinea de Carolis.
«Questo risultato è frutto del lavoro e dell’impegno della comunità e dei suoi protagonisti, pronti a promuovere il nostro territorio, ricco di storia e tradizioni. Un traguardo – conclude – che rappresenta un successo per tutte quelle persone e quelle attività commerciali che lavorano instancabilmente per la promozione della cultura enogastronomica pugliese».