AttualitàNews

La Faldacchea di Turi a Sanremo, il bilancio di 5 giorni di successo

I commenti dei protagonisti dell’esperienza sanremese, che ha portato il dolce tipico di Turi nel tempio della musica italiana

«Con la nostra eccellente Faldacchea, espressione del patrimonio culturale di Puglia, abbiamo trascorso cinque giorni di lavoro intenso e proficuo. L’esperienza sanremese è stata un’importante vetrina dove, oltre al dolce, abbiamo portato anche la storia, le tradizioni e le peculiarità del nostro ricco e variegato territorio, talvolta maltrattato e sottovalutato». Così Stefano de Carolis, presidente dell’Associazione “La Faldacchea di Turi”, riassume la recente partecipazione al contenitore promozionale “Oltre il Festival”.

«Ringrazio in modo particolare la Willy Green Technology, per la fiducia e la fattiva collaborazione. Un sentito grazie per le parole spese in favore della nostra Faldacchea lo rivolgo all’assessore regionale Gianfranco Lopane e al dott. Aldo Patruno, direttore del Dipartimento Cultura e Turismo. Ringrazio altresì gli amici organizzatori di “weareinpuglia”, Confesercenti Bari ed il Comune di Turi, che ha sposato il nostro progetto, concedendo il patrocinio e stanziando un contributo spese di 1.500 euro» – dichiara de Carolis, che, tuttavia, resta con i piedi ben piantati a terra: «La cassa di risonanza conquistata a Sanremo è il primo passo di un percorso ancora lungo». «Se si vuole rilanciare concretamente la Faldacchea – argomenta – è indispensabile uno sforzo congiunto di pubblico e privato, mirato a potenziare i laboratori artigianali esistenti e a crearne di nuovi. Solo seguendo questa strada di sviluppo corale si potranno porre i presupposti per rispondere alle richieste di una clientela che, con gli opportuni accorgimenti di marketing, è destinata a crescere esponenzialmente».

I ringraziamenti dell’Amministrazione

«Sanremo ormai ha chiuso i suoi battenti ed io non posso esimermi dal ringraziare chi era presente non per cantare, ma per promuovere uno dei nostri prodotti tipici locali di eccellenza: la Faldacchea» – scrive sui social l’assessore agli eventi Fabio Topputi, elogiando a nome dell’Amministrazione il sacrificio delle maestre dolciaie, l’impegno del presidente Stefano de Carolis e il supporto di Willy Green Technology «che ha permesso, insieme al Comune di Turi e alla Confesercenti Bari, che tutto questo potesse avvenire».

Il commento delle maestre dolciaie

Aurelia Dolciaria
Stella e Annamaria Verna:
«Questa meravigliosa esperienza a Sanremo la dedichiamo a nostra madre Aurelia, fondatrice della nostra attività, che vanta quasi 50 anni di storia. La soddisfazione più grande è aver fatto conoscere la Faldacchea a tante personalità, che hanno apprezzato la nostra arte. Per questo è doveroso ringraziare Willy Green Technology, il Comune di Turi, il nostro Presidente e tutti i membri dell’Associazione “La Faldacchea di Turi”».

Cristalli di Zucchero
Marilena Catucci
: «Sanremo… Stanchezza, ansia, paure, ma tanta tanta gioia nel cuore. Le soddisfazioni sono state molte… Vedere gli occhi delle persone inebriarsi al solo mordere un pezzo di Faldacchea ci ha fatto sentire delle vere “artiste”. Grazie di tutto Sanremo».

Caffetteria Portanova
Laera Francesco:
«Questo è il frutto di due straordinari anni che – con devozione e caparbietà da parte di tutti noi e soprattutto da parte del nostro presidente – hanno portato sul trono un’eccellenza culinaria a molti sconosciuta e che si è meritata l’approvazione di tutta la nazione. Adesso Turi ha una sua identità che ci spalancherà negli anni a venire nuovi ed entusiasmanti scenari».

Luciana I dolci
Luciana Cistulli:
«Fare da corollario a questo evento nazionale è stato davvero molto interessante ed emozionante. Personalmente è stata un’esperienza di crescita che spero vivamente possa continuare nel tempo. Abbiamo fatto conoscere storia e tradizione della nostra “Faldacchea di Turi” e di questo ne siamo sicuramente fiere. Vorrei ringraziare in primis lo sponsor Willy Green Technology per aver creduto in noi e poi un grazie va al nostro Presidente Stefano de Carolis per averci supportato in questa nostra bellissima esperienza!».

Emanuele Ventura: “Ora bisogna strutturare una progettualità di più ampio respiro”

Bilancio più che positivo anche per Giovanna Giannandrea ed Emanuele Ventura, rispettivamente amministratrice e direttore della Willy Green Technology, che hanno scommesso senza riserve sulla Faldacchea.

«La presenza a Sanremo – esordisce Ventura – è stata senza alcun dubbio un’esperienza bellissima che ha dato ulteriore lustro alla Faldacchea. Tuttavia, ora bisogna pensare al “post Sanremo”, adoperandoci per consolidare questo risultato e, sull’onda della grande visibilità ricevuta, strutturare una progettualità di più ampio respiro. Mutuando le parole di Winston Churchill, dopo aver raggiunto il successo, la vera sfida è saperlo mantenere».

«Una prima idea d’azione – prosegue – potrebbe essere quella di avviare un laboratorio nelle scuole, dando la possibilità ai ragazzi di avvicinarsi alla Faldacchea, di sporcarsi le mani per “imparare giocando” come si prepara il nostro dolce e, magari, appassionarsi alla nobile arte dolciaria».
«Un progetto – sottolinea – in cui gioca un ruolo di primo piano il Comune di Turi, proprietario del marchio collettivo, che Stefano de Carolis, in qualità di presidente del sodalizio delle maestre dolciaie, è riuscito a portare a casa. L’Ente – annota – ha il compito di catalizzare le migliori forze pubbliche e private, impegnandosi a rendere la Faldacchea una risorsa del territorio capace di proiettarsi in un contesto nazionale. Parimenti, è essenziale la partecipazione attiva delle maestre dolciaie: depositarie del sapere e delle tecniche dell’antica arte dolciaria turese, sono le uniche a poter formare la nuova classe di produttori. Del resto, specialmente nell’artigianato, il ricambio generazionale è un fattore determinante per perpetuare la tradizione».

«Un’altra proposta – aggiunge Ventura – è sfruttare il gemellaggio con la città di Roser per alzare il baricentro della diffusione della Faldacchea, rafforzando lo scenario di scambio internazionale con il Lussemburgo. Inoltre, si potrebbe interloquire con le associazioni caritatevoli, come ad esempio l’Unitalsi, la Croce Rossa e tutte le realtà che si spendono in favore dei soggetti più fragili. Un passo che consentirebbe alla Faldacchea di diventare veicolo di valori sociali autentici».

«La Faldacchea – conclude Ventura – deve essere un volano per la crescita del paese sotto ogni profilo. Ed è questa vision che qualifica ogni attività della nostra società: investire “sui” giovani, promuovendo i talenti che spesso non hanno la possibilità di emergere a causa di ostacoli economici, e investire “per” i giovani, consegnando loro un mondo migliore. Su questa lunghezza d’onda, insieme a Giovanna Giannandrea, Amministratrice di Willy Green Technology, stiamo lavorando anche a Turi: dallo sport alla musica, passando per le varie manifestazioni culturali, la nostra ambizione è tracciare un solco virtuoso, che ci auguriamo possa nutrirsi della cooperazione di tutte le realtà economiche e socio-culturali locali».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *