Atelier Mastropasqua: storie di donne di talento e successo
Agli inizi della sua carriera, Lina Mastropasqua venne chiamata a collaborare nell’atelier romano delle sorelle Fontana
di Stefano de Carolis
Tra le figure di spicco della storia del nostro paese, merita un posto d’onore Angela Mastropasqua, abilissima ricamatrice che, a partire dal secondo Dopoguerra, divenne l’anima della sartorialità a Turi.
Oltre a distinguersi per le sue superbe ed eleganti creazioni, Lina avviò la prima scuola di sartoria, autorizzata dal Consorzio Provinciale per l’Istruzione Tecnica di Bari, insegnando i segreti del taglio e cucito a numerose giovani ragazze.
Un’innata passione per il cucito
Angela Mastropasqua nasce a Turi nel 1926. All’età di due anni, va a vivere con le zie paterne Maria Faustina e Teresa, raffinate ricamatrici turesi.
Alla tenera età di 4 anni, la piccola Lina inizia a mettere i primi passi nell’arte del cucito e, a soli sei anni, con ago, filo e un piccolo ditale cuce tessuti come una sarta provetta.
Allieva modello dell’Accademia del prof. Panaro
Il 5 marzo 1945, su incoraggiamento delle sue zie, inizia un corso di taglio a Bari, presso la prestigiosa Accademia del prof. Arduino Panaro, che aveva sede in via Roberto da Bari.
Il professor Panaro, sin dal 1913, con la sua comprovata esperienza di didattica nella sartoria, dirige una scuola di taglio e confezione molto importante per la Puglia, che si avvale di tecniche innovative per l’epoca.
Durante il periodo in Accademia, l’allieva Mastropasqua dimostra grandi capacità e un innato talento, che la portano a padroneggiare con estrema abilità le tecniche del “metodo Panaro”.
L’Atelier a Turi
Il 10 giugno 1945 si diploma e, subito dopo aver concluso gli studi, la maestra Lina apre il suo atelier casalingo a Turi, in via San Paolo.
Ispirata dalle vetrine dei negozi più esclusivi di Bari e dalla consultazione di costose riviste specializzate, Lina inizia a creare e realizzare nuovi modelli di abiti con tulle, seta e pietre, mettendo a frutto il suo estro e la sua raffinata arte.
Il successo degli abiti da sposa e la scuola di sartoria a Turi
Nel 1946 disegna e confeziona il suo primo abito da sposa, riscuotendo un enorme successo che, negli anni successivi, spingerà la sua produzione a diffondersi in tutta la provincia di Bari.
Gli abiti da sposa, in effetti, resteranno sempre la sua passione: Lina amava curare ogni dettaglio per consegnare alle giovani spose un “abito da sogno” da indossare nel giorno più importante
Oltre a specializzarsi nella creazione e realizzazione di abiti da sposa, nel suo atelier, Angela Mastropasqua istituisce una scuola di sartoria, formando circa cento allieve, affettuosamente chiamate “sartine”.
Due grandi proposte che potevano cambiare la sua vita professionale
Agli inizi della sua attività, forse su indicazione del prof. Panaro, Lina ha la possibilità di trasferirsi a Roma per collaborare con il famoso atelier delle sorelle Fontana (Zoe, Micol e Giovanna), autorità indiscusse nel campo della sartoria che contribuirono a dar vita alla moda “made in Italy”.
Una grande occasione che la giovane Lina, molto legata al suo paese e alle zie, decide di declinare. Così come farà per un’altra importante opportunità di un impiego in Svizzera, offertale dall’azienda Singer.
Nel 1958 convola a nozze con Stefano Romei (classe 1927), insegnante presso il Carcere di Turi. Dal matrimonio nascono tre figli: Rita, Marcello e Tony.