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Mattarella nomina Stefano de Carolis “Ufficiale Al Merito della Repubblica Italiana”

Il riconoscimento è stato concesso in virtù dell’impegno culturale e sociale, per l’attività di promozione del territorio e la testimonianza dei valori repubblicani

Stefano de Carolis, Sottufficiale dell’Arma dei Carabinieri e cultore di storia locale, è stato selezionato nella ristrettissima rosa dei cittadini meritevoli che, il prossimo 2 giugno in occasione della ricorrenza della Festa della Repubblica Italiana, riceveranno l’autorevole riconoscimento di “Ufficiale Al Merito della Repubblica Italiana”.

Nel 2007, il nostro concittadino fu nominato “Cavaliere Al Merito della Repubblica” dal Presidente Giorgio Napolitano, risultando l’insignito più giovane di Puglia. Il nuovo riconoscimento – deliberato su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri lo scorso 27 dicembre 2023 – giunge in ragione del decennale impegno nella ricerca storica, a carattere locale e nazionale, per l’attività di promozione del territorio, anche attraverso numerose pubblicazioni, nonché in virtù dell’impegno associativo indirizzato a finalità sociali e umanitarie.

Il commento: “Questo secondo riconoscimento è motivo d’orgoglio”

«Dopo quasi venti anni dal conferimento della prima onorificenza di Cavaliere OMRI, è motivo di orgoglio aver ricevuto dal Presidente Mattarella questo secondo prestigioso e importante riconoscimento» – commenta Stefano de Carolis.
«Voglio sottolineare – chiosa – che le onorificenze dell’Ordine al Merito della Repubblica non comportano nessun vantaggio personale, poiché il loro valore è puramente morale. Si tratta di una pubblica attestazione del Capo dello Stato, acquisita sul campo per comprovati meriti, impegno nel sociale e soprattutto per aver dato lustro alla Repubblica Italiana».

L’Ordine al Merito della Repubblica Italiana

Istituito con la Legge 3 marzo 1951, n. 178, l’Ordine al Merito della Repubblica Italiana è il primo fra gli Ordini cavallereschi nazionali ed è destinato a “ricompensare benemerenze acquisite verso la Nazione nel campo delle lettere, delle arti, dell’economia e nel disimpegno di pubbliche cariche e di attività svolte a fini sociali, filantropici ed umanitari, nonché per lunghi e segnalati servizi nelle carriere civili e militari”.

L’Ordine, presieduto dallo stesso Presidente della Repubblica, è retto da un Consiglio composto di un Cancelliere e sedici membri. Esso si articola in 5 gradi onorifici: Cavaliere di Gran Croce, Grande Ufficiale, Commendatore, Ufficiale e Cavaliere. Il Cavaliere di Gran Croce può essere insignito della decorazione di Gran Cordone, di solito riservata ai Capi di Stato.

Entro il mese di febbraio di ogni anno ciascun Ministero invia alla Presidenza del Consiglio dei Ministri le segnalazioni individuali per il conferimento di onorificenze, corredate dagli atti istruttori giustificativi. Il Presidente del Consiglio dei Ministri trasmette al cancelliere dell’Ordine le segnalazioni cui intende dar corso, perché sia sentita la Giunta dell’Ordine e, dopo che i pareri da questa espressi gli siano stati comunicati dal cancelliere, predispone le proposte da sottoporre all’approvazione del Presidente della Repubblica.

La decorazione di Ufficiale consiste in una croce smaltata di bianco e filettata d’oro con i bracci dorati che attraversa due rami fruttati di ulivo e di quercia d’oro, posti in cerchio. La croce è caricata al centro da uno scudetto circolare d’oro, bordato d’azzurro, recante, nel recto, l’emblema della Repubblica Italiana d’oro e, all’interno della bordatura, la scritta in lettere lapidarie maiuscole romane “Al Merito della Repubblica”. Nel verso, invece, vi è l’effigie a sbalzo dell’Italia turrita d’oro e, all’interno della bordatura, le scritte in lettere lapidarie maiuscole romane d’oro, nella semiarea superiore “Patriae Unitati” (Unità della Patria) e in quella inferiore “Civium Libertati” (Libertà dei Cittadini).

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